top of page

Programma cognitivo-comportamentale dei tic nei bambini

Aggiornamento: 23 apr 2020

Training comportamentali per la gestione dei tic


I tic sono movimenti improvvisi, rapidi e non ritmici degli occhi, della testa, del collo o delle spalle. Essi possono presentarsi anche sottoforma di suoni improvvisi o di movimenti più complessi come ad esempio saltare o ripetere parole. Circa un bambino su 10 ha tic per un determinato periodo, per poi scomparire spontaneamente. Nel caso in cui questo non avviene è probabile che il bambino abbia un disturbo da tic. Il più noto è la sindrome di Tourette in cui è presente più di un tic di movimento (tic motorio) e almeno un tic sonoro in maniera consecutiva (tic fonico) per almeno un anno. Durante questo periodo di un anno i tic non sono assenti per più di tre mesi, al contrario se essi si presentano per un periodo inferiore ad un anno allora siamo di fronte ad un disturbo da tic provvisorio. Generalmente i bambini che presentano un disturbo da tic hanno un'intensa attività mentale e una maggiore frequenza di comportamenti ipercinetici. Possono essere inoltre presenti comportamenti ripetitivi . Poco prima del tic il bambino presenta una sensazione fastidiosa che annuncia il tic simile a prurito, tensione o bruciore sulla pelle. Il tic può essere anche preceduto da una sensazione di caldo o freddo descritta come fastidiosa.


In genere i Tic esordiscono maggiormente tra i 4 e i 7 anni raggiungendo un picco in pre-adolescenza, per poi attenuarsi e sparire in tarda adolescenza o nella prima età adulta. Generalmente vi è una certa familiarità per lo stesso disturbo e sono stati individuati fattori ambientali che possono favorirne l'insorgenza.


Numerosi studi hanno dimostrato che due training comportamentali risultano molto efficaci nel trattamento dei Tic: Exposure and Response Prevention o Habit Reversal Training. Il primo training è adatto per bambini con pochi Tic, mentre il secondo tipo di training è indicato per bambini che presentano più tic in quanto li affronta uno per volta in maniera singola. In entrambi i casi il training è costituito da sedute con frequenza settimanale e da una serie di esercizi che vengono svolti a casa con il supporto dei genitori. Il trattamento cognitivo-comportamentale di questo tipo aiuta il bambino a riconoscere il segnale allarme che precede il Tic, a gestire quella sensazione fastidiosa di spinta a mettere in atto il Tic e soprattutto ad elaborare una risposta comportamentale di tipo competitivo in grado di contrastare l'esecuzione del Tic stesso. Il protocollo prevede anche il coinvolgimento laddove necessario oltre che delle figure genitoriali anche dei docenti.

0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page